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Esiste un’Italia migliore: la Cgil ci crede e riempie piazza del Popolo

In 5000 mila a Pesaro per lo sciopero proclamato dalla Cgil“Un’Italia migliore esiste ”: questa l’essenza della manifestazione di oggi, venerdì 6 maggio, in piazza del Popolo per lo sciopero generale proclamato dalla Cgil. 5000 mila persone, secondo l’organizzazione, hanno sfilato in corteo partendo da piazzale Primo Maggio.
 

Sul palco, di fronte alla piazza gremita hanno parlato in tanti, a nome degli studenti, degli insegnanti precari, delle lavoratrici del tessile, del pubblico impiego, del commercio, delle mamme.E poi l’Anpi fino ai rappresentanti del comitato promotore dei referendum sul nucleare, l’acqua pubblica e il legittimo impedimento.

Un’Italia migliore esiste ha detto nelle conclusioni il segretario nazionale della Slc Enrico Miceli che ha fortemente criticato la politica degli accordi separati e la divisione sindacale ma ha rilanciato la speranza di un cambiamento che nasce dalle tante persone scese in piazza a fianco della Cgil.

Un’Italia migliore esiste ha detto anche la segretaria generale provinciale Simona Ricci che ha posto l’accento sulla necessità di non restare indifferenti ma di partecipare. La partecipazione e la mobilitazione della Cgil – ha sottolineato – è il segno di una volontà ferma di non tacere e di non piegarsi di fronte alle ingiustizie, al declino, alla negoziazione di diritti non negoziabili.
 
Molti applausi quando ha parlato dell’evasione fidcale come “madre di tutte le ingiustizie”. Duro anche l’attacco a Cisl e Uil: “Le nostre radici sono comuni – ha detto – e da lì parte anche la modernità. Ma fino a quando continuerete a sottoscrivere accordi separati e a rinunciare all’unità sindacale non farete del male alla Cgil ma ai lavoratori che tutti rappresentiamo”.

Lo striscione della Berloni spiccava tra gli altri. All’indomani della notizia di 166 esuberi ha preso la parola una lavoratrice che ha chiesto al sindacato di non lasciare soli i lavoratori in questa fase difficilissima. Ma questo sciopero è stato sottolineato è lo sciopero di tutti i lavoratori delle aziende in crisi e la Cgil, ha detto ancora una volta Simona Ricci, è dalla loro dalla loro parte.

Per quanto riguarda le adesioni, alla Berloni hanno scioperato tutti i lavoratori dei siti produttivi per i quali l’azienda ha annunciato la cessazione dell’ attività.  L’organizzazione ha inoltre rilevato un campione di aziende tra le quali: Tvs 80 per cento, Biesse 50 per cento, Alluflon 80 per cento. Per il pubblico impiego: 200 Comune di Pesaro, 115 Provincia e 30 per cento Comune di Fano. 

da Marina Druda
 Cgil di Pesaro

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Venerdì 6 maggio, 2011 
alle ore 14:19
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