Sciopero alla Berloni: incertezza totale sul futuro dei lavoratori in esubero
Rottura impresa e sindacati: troppe incognite gravano sul futuro dei 170 lavoratori in esubero. Ci sarà anche Guglielmo Epifani
Martedì 14 giugno sciopero per l’intera giornata di tutti i dipendenti della Berloni spa di Pesaro. Fillea Cgil, Filca Cisl e Rsu hanno organizzato un presidio di fronte allo stabilimento Giorno Notte al quale interverrà, su invito della Cgil, anche l’ex segretario generale Guglielmo Epifani che domani pomeriggio si trova a Cantiano. Il presidio comincerà alle 9.00.
Alla base della proclamazione dello sciopero la richiesta alla ditta affinchè garantisca un futuro occupazionale ai 170 dipendenti: un futuro concreto, non basato sulle parole ma sui fatti.
Questi lavoratori secondo il piano industriale sarebbero in esubero dal momento che la Berloni ha deciso di smantellare gli stabilimenti che non sono direttamente collegato alla produzione di cucine.
Per il sindacato sulla cessione degli stabilimenti regna l’incertezza totale in particolare sulla ricollocazione dei lavoratori. Il sindacato vuole ridiscutere il piano industriale e chiede garanzie precise. In gioco non c’è solo il destino di una grande azienda, c’è il futuro di 170 lavoratori e lavoratrici e relative famiglie.
La crisi della ditta leader di cucine e il piano industriale sono noti ma i lavoratori hanno deciso di usare lo strumento dello sciopero per la difesa di tutti i posti di lavoro, per un piano industriale che non preveda soltanto dismissioni di stabilimenti ed esuberi, riorganizzazione del lavoro, riqualificazione dei lavoratori in esubero in reparti che non saranno dismessi. Chiedono poi che la cessione degli stabilimenti possa comunque garantire la continuità del lavoro e la regolarità nel pagamento degli stipendi.
da Marina Druda
Cgil Pesaro Urbino
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