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Pesaro, in partenza venerdì 26 gennaio il progetto sulla “Botanica partecipata”

L'obiettivo è promuovere la sensibilizzazione ambientale e l'approfondimento scientifico nelle scuole

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Progetto sulla botanica partecipata in partenza a Pesaro

Dopo Oceano Adriatico, Pesaro 2024 presenta il secondo progetto di dossier che prende il via nell’anno da Capitale: venerdì 26 gennaio (ore 16.30) a Palazzo Gradari parte ‘Botanica partecipata’, nella sezione della ‘natura vivente’ della cultura.

Si tratta di un progetto di partecipazione attiva e di educazione alla cittadinanza ecologica e sostenibile per le scuole – dove vengono narrate, anche vivendole, storie di scienze naturali, arte, estinzioni, diversità e migrazioni – che ha come prodotto finale la raccolta dati che riguardano le esperienze più significative. L’obiettivo è di promuovere la sensibilizzazione ambientale e l’approfondimento scientifico, con un focus sull’intersezione tra arte, natura e tecnologia nella vegetazione locale di Pesaro. Il progetto è attuato dal Gruppo di Ricerca per la Didattica e l’Ambiente (GRDA) dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo con la partecipazione delle scuole del territorio e delle agenzie educative. Di fatto si tratta di un’occasione preziosa per esplorare la storia botanica cittadina attraverso una serie di iniziative diverse – seminari con esperti di vari settori per indagare il territorio e le sue peculiarità storico-ambientali, laboratori, escursioni e prove sul campo – volte a sensibilizzare la collettività alla biodiversità (anche esistenziale) e alla conoscenza degli ecosistemi. Dunque, grande spazio alle attività in collaborazione con le scuole secondo il metodo della cocreazione mettendo insieme risorse e capacità per ottenere nuove forme di interazione e servizi. E poi proposte per diverse utenze che prevedono percorsi di Citizen Science con il riconoscimento del percorso svolto certificato da una patente ecologico-botanica.

Il programma di ‘Botanica Partecipata’ è davvero ricco, con più di 80 proposte in sedi diverse che coinvolgono anche la provincia. L’avvio venerdì 26 gennaio alle 16.30 con un incontro a Palazzo Gradari dal titolo Botanica Partecipata: nuove prospettive per una pedagogia con la Natura e nella Natura.

‘Botanica Partecipata’ in realtà è già iniziato con la formazione di un gruppo di ragazzi disabili dell’Associazione Onlus Gulliver come ciceroni del nostro territorio. L’iniziativa ‘ANEMO TOUR’ prevede un percorso dentro e fuori dai musei (tour breve) e percorsi dentro e fuori dai musei + pranzo nella sede Utopia; gli itinerari accompagnati sono prenotabili allo 0721 387541.

Alla conferenza stampa erano presenti: Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, Riccardo Santolini referente del progetto per l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Michela Gaudenzi referente progetti educativi Pesaro 2024, Agostino Riitano direttore artistico Pesaro 2024.

Ha aperto Agostino Riitano: siamo ancora con l’emozione della nostra cerimonia, abbiamo già avviato Oceano Adriatico e ormai le macchine sono rodate e pronte. ‘Botanica Partecipata’ è uno dei progetti che forse per noi meglio esplicita la partecipazione attiva dei cittadini anche nella produzione di contenuti. L’obiettivo è duplice: da un lato mettere insieme la dimensione della natura in una esplorazione collettiva e dall’altro, attraverso la partecipazione, dimostrare come la componente scientifica può dare benefici alla cittadinanza. Una doppia anima che ci consente di esplorare con una forte partecipazione attiva, tema per cui Botanica Partecipata farà da pioniere. Il progetto avrà dimensione larghe perché coinvolge le scuole, anzi questo è il primo dei progetti – ce ne sono altri – che coinvolgono le scuole, della città e della provincia. Perché facciamo i nostri progetti con i ragazzi e non per i ragazzi. Dunque, La Capitale della cultura come occasione per i ragazzi di trovare uno spazio franco dove sperimentare elaborazioni culturali.

Ha continuato Riccardo Santolini: è un progetto in cui l’Università crede molto. Abbiamo sviluppato il progetto con un obiettivo duplice: l’Università entra in contatto con le persone offrendo una serie di opportunità di approccio con il mondo naturale in questo momento in crisi ma fondamentale per l’umanità perché da lì noi prendiamo le nostre risorse vitali; dall’altra parte l’organizzazione del rapporto con le scuole per interagire ed entrare in coprogettazione e disegnare buone pratiche e processi di conoscenza.. Credo che il progetto sia un’ottima occasione affinché i temi della conservazione della natura e della conoscenza degli ecosistemi del territorio siano esplorati al meglio e con consapevolezza. Insomma, per aumentare il peso del nostro ruolo di cittadini nella società. Una chicca da naturalista è la patente da mettere in campo attraverso la partecipazione graduale del pubblico, dal principiante al livello esperto con un coinvolgimento quasi sportivo e ludico.

Mi piace far notare l’intensità delle iniziative che si susseguono ma anche la coerenza, ad esempio il programma di Vallefoglia propone occasioni di scoperta del paesaggio: così Daniele Vimini. Dopo Oceano Adriatico che indaga i vari ambiti della musica contemporanea per cui Pesaro è un faro anche a livello internazionale, Botanica Partecipata è in linea con lo spirito del dossier che tra le sue linee guida indica la valorizzazione degli elementi di rete e comunità. Fra l’altro un progetto che può contare su un background importante come l’Istituto Cecchi, il Centro Ricerche Floristiche Marche Aldo J.B. Brilli-Cattarini e l’Università di Urbino protagonista in tanti assi di ricerca con il Comune. Le 80 proposte di Botanica Partecipata insieme costituiranno un vero e proprio sistema con l’obiettivo non solo di dar vita a momenti unici ma di creare formule scientifiche e lavorative replicabili di qui in avanti.

Michela Gaudenzi ha precisato come ‘Botanica Partecipata’ è uno dei 5 progetti del dossier di Pesaro 2024 dedicato alle scuole e coprogettato con le scuole con una ricaduta su un pubblico 0-100 anni, un progetto multidimensionale con momenti esperienziali ai seminari scientifici, con il focus su due aspetti: l’ambiente e l’educazione, dunque la pedagogia. C’è un range molto ampio che disegna nuove traiettorie geografiche che vanno oltre la provincia. Il palinsesto lungo un anno coinvolge oltre 2.000 studenti di ogni ordine e grado della provincia. Si dialogherà con l’ambiente e il territorio. Pesaro Musei e l’Istituto Cecchi saranno protagonisti.

Programma di venerdì 26 gennaio Palazzo Gradari

Ore 16.30 Saluti delle autorità

Ore 17 Riccardo Santolini/ Università degli Studi di Urbino Carlo Bo-Dipartimento di Studi Umanistici presentazione del Gruppo di Ricerca per la Didattica e l’Ambiente e del palinsesto di Botanica Partecipata

Ore 17.20 Maria Chiara Michelini/ Università degli Studi di Urbino Carlo Bo-Dipartimento di Studi Umanistici Educare nuove identità e nuove armonie

Ore 17.40 Silvia Fioretti/ Università degli Studi di Urbino Carlo Bo-Dipartimento di Studi Umanistici Per un’idea di educazione sostenibile

Ore 18 Marcella Terrusi/ Università di Bologna -Dipartimento di Scienze per la Qualità della vita Per un’educazione botanica: di letteratura per l’infanzia, immaginario, contemplazione, meraviglia, tenerezza e appartenenza cosmica.

Ore 18.20 Giuseppe Barbiero/Università della Valle d’Aosta-Dipartimento di Scienze Umane e Sociali Biofilia ed ecologia affettiva

Ore 18.40 Conclusioni con Maria Chiara Michelini e Riccardo Santolini

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