Consiglio Comunale Pesaro: emerge la soppressione della commissione edilizia
Approvata la misura del pacchetto Riparti Pesaro

Dopo le dimissioni del consigliere Stefano Donini con surroga votata all’unanimità del consigliere Davide Manenti (lista Il faro) iniziano i lavori di un Consiglio che procede in maniera lineare con la convergenza di consiglieri e giunta sulla maggiorparte dei punti in discussione proposti nelle delibere e nell’ODG.
Incomincia l’assessore Delle Noci con la ratifica (approvata) della variazione di bilancio riguardante lo stanziamento di 170 mila euro (previsti per i marciapiedi zona centro-mare – 100 mila euro – e l’intervento di ristrutturazione per la Chiesa del Carmine – 70 mila euro) destinati ai lavori di sanificazione della scuola Rodari (allarme esalazioni tossiche). “Denaro drenato che – assicura Delle Noci – rimane nel fondo vincolato e che dunque tornerà utile per intervenire in merito alle precedenti destinazioni“.
Sta al sindaco Matteo Ricci, coadiuvato dall’architetto Nardo Goffi, illustrare la variazione di destinazione dell’edificio sito nel quartiere Ledimar in via della Capinera. L’edificio della superficie di 1200 mq nasce con destinazione terziaria prima del 1998, con i 16 proprietari attuali il Comune discute la proposta di destinarlo ad uso residenziale rendendolo coerente con un piano urbanistico che prevede un’area circostante totalmente residenziale. All’opinione contraria dei consiglieri Dallasta (Siamo Pesaro) e Pazzaglia (M5S) convinti di poter destinare l’edificio ad uso pubblico, per servizi di vario genere facendolo rientrare in un piano di strutture convenzionate, Ricci replica che “l’idea di riqualificare l’edificio destinandolo ad uso residenziale segue quella che è una mia precisa linea di politica urbanistica che rispecchia una coerenza urbanistica, parliamo di un complesso come quello del Ledimar contraddistinto dal carattere interamente residenziale per cui l’edificio va a inscriversi in un contesto perfettamente coerente, visto che altre soluzioni si sono rivelate storicamente inefficaci e irrealistiche“. Variazione approvata.
Altro punto nodale del Consiglio verteva sul pacchetto di semplificazione per lo snellimento procedurale sull’edilizia. L’assessore De Regis ha illustrato l’utilità della proposta di modificare il regolamento in merito all’edilizia comunale con la relativa soppressione della commissione edilizia sulla base del Testo Unico sull’edilizia (D.P.R. 380/2001), spiegando ciò che altri comuni hanno già adottato andando incontro a una volontà di ridurre tempi procedurali riguardanti altresì l’istruttoria delle pratiche edilizie. Il consigliere Remo Giacchi (Forza Italia) ha obiettato che “questo tipo di proposta non fa altro che favorire una politica delle scelte monocratiche che disconoscono il valore della democrazia, è impensabile in un momento come questo affidare a decisioni unilaterali questioni fondamentali come l’edilizia“. La risposta di Ricci è stata perentoria: “C’è bisogno di cambiamento a Pesaro e si ha il bisogno d’incontrare esigenze che vadano nella direzione del benessere di questa città. Nel 99,99% dei casi la commissione edilizia prende le stesse decisioni degli ordini professionali coinvolti nelle delibere sull’edilizia, solo che lo fa dilatando all’estremo i tempi a disposizione innescando dinamiche temporali che danneggiano soprattutto l’iniziativa imprenditoriale della città“. Delibera adottata e concessa immediata eseguibilità.
L’assessore e vicesindaco Daniele Vimini ha proseguito illustrando due modifiche agli organismi di rappresentanza del territorio. La prima proposta è portare da quattro a sei mesi il limite massimo per le candidature nelle elezioni delle rappresentanze di quartiere. La seconda proposta riguarda un ridisegno dei confini di alcuni quartieri per esigenze di uniformità territoriale e l’accorpamento dei vari consigli di quartiere in un unico consiglio di quartiere per quanto riguarda i quartieri di Villa Fastiggi, Villa Ceccolini, Borgo S. Maria, Pozzo Alto e Ginestreto. Il consigliere Andreolli (NCD-UDC) ha tenuto a sottolineare la forte discrepanza esistente tra vecchio assetto circoscrizionale in cui, a suo dire, esisteva una suddivisione logica e razionale dei quartieri fondata su interessi condivisi da macro-aree nonché su un’assedi viabilità più definito ribadendo che una logica di omogeneità basata sulle 5.000 unità rischia di spacchettare la città generando insensate divisioni territoriali all’interno di macro-aree che condividono interessi urbanistici, economici, culturali comuni. Vimini ha concluso affermando che “il tema ruota intorno al concetto che i quartieri non possono più essere concepiti, come nel periodo delle circoscrizioni, organismi elettivi. L’unificazione e accorpamento dei consigli di quartiere va proprio nella direzione degli interessi e forze in comune di alcuni quartieri, che altrimenti, isolati, mostrerebbero debolezza di rappresentanza“. Per ciò che concerne gli ODG, il consigliere Bettini (Forza Italia), in merito al “tavolo di lavoro” sulla riqualificazione del centro storico (pacchetto Riparti Pesaro) ha avanzato la proposta (accolta dall’assessore Belloni e votata all’unanimità) di calendarizzare almeno 2 incontri tra esercenti del centro e amministrazione comunale per la risoluzione di problematiche inerenti alla difficoltà degli esercizi nel centro storico. In seguito il Consiglio si è “scaldato”, soprattutto per un fraintendimento di termini tra Giunta e consiglieri dell’area M5S sull’emendamento da apportare al testo riguardante “l’individuazione di fondi, strategie, attività e azioni di sussidio a tutti gli esercizi commerciali e di servizio del centro storico“. Il testo emendato aggiungerà (senza sostituzione, di qui il precedente fraintendimento) il termine “ulteriori”, riformulandosi in: “l’individuazione di ulteriori fondi, strategie…“.
Sull’ultimo ODG del Consiglio si è pronunciato il consigliere Andreolli proponendo un provvedimento per combattere lo scottante problema della ludopatia. Per Andreolli è importante promuovere l’azione virtuosa di riduzione della tares per quegli esercizi che decidono di eliminare apparecchi che generano problematiche legate alla ludopatia. Ricci ha dovuto però frenare la proposta destinandola a tempi più maturi quando si potranno approfondire e verificare meglio i complessi meccanismi che regolano la Tares in materia di rimborsi fiscali alle imprese, senza perciò rischiare di agire nell’ignoranza delle procedure creando false aspettative nei confronti dei cittadini in materia di bilancio.
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